La voglia di visitare un continente sconosciuto. L’insicurezza di viaggiare in un paese dell’America Latina senza esserci mai stato prima. L’eccitamento dato dall’inconsapevolezza di quello che ti aspetterà. Era da anni che desideravo viaggiare in sud America, l’occasione finalmente è arrivata e non poteva essere più unica di questa! Avevo l’occasione di testare personalmente in un viaggio del genere la prima bicicletta realizzata assieme ad Ermanno. Dopo mesi di lavoro per allestire e attivare il laboratorio. Dopo tanto lavoro, apprendimento e divertimento aver finalmente realizzato il “modello zero” della Dimöndi. Dopo aver trovato un’offerta di volo che non potevamo rifiutare. Questa è la nostra storia, la storia di erman.bike e del test della nostra prima bicicletta.
La gente. Le persone in sud america ti danno tanto. Ti offrono tutto quello che hanno, anche se è poco o niente. Lo shock culturale è stato notevole, ma in positivo. Ospitalità e cordialità, volontà di far sentire a casa gli stranieri, gentilezza e spontaneità. Nei puebliti rurali è quello che ci è capitato e quello che più cerchiamo in un viaggio in bicicletta. Un saluto, uno sguardo, un contatto di qualsiasi tipo con la gente del posto. Persone che vengono incontro incuriosite a chiederti da dove vieni, e dove stai andando. E nella maggior parte dei casi, subito dopo ti invitano a mangiare carne alla griglia a casa loro.
Me gusta la gente simple
aunque yo soy complicado
la gente de casa pobre
y corazón millonario
Mi piace la gente semplice
anche se sono complicato
la gente dalla casa povera
ma dal cuore milionario
Facundo Cabral
Durante il viaggio gli incontri più belli e interessanti sono avvenuti nelle zone rurali, mentre le grandi città, caotiche e trafficate, hanno un fascino tutto diverso. Lì è più difficile conoscere gente, e questo spesso porta a ragionare: in questo viaggio abbiamo visto i paesaggi cambiare e le persone con essi, la società moderna ha creato una vita dove tutto è più veloce e superficiale. Ma ne siamo veramente felici? Viaggiare è anche un modo per pensare. E allora avanti verso l’orizzonte e i luoghi più sperduti del nord ovest, lungo la famosa Ruta 40, il tracciato che percorre tutta l’Argentina dal confine boliviano a Nord fin giù in Patagonia.
Viaggiare all’avventura è incredibile proprio per quegli “imprevisti calcolati” che rendono speciale ogni momento. Il non sapere dove si va se non a grandi linee, chi si incontrerà e quali soste si faranno. L’adrenalina di essere completamente indipendenti da tutto e da tutti, tranne che dal tuo mezzo ovviamente. Con essa sviluppi un rapporto particolare, ora di amore sconfinato ora di odio. Alcune volte la tensione per non riuscire a raggiungere l’obiettivo giornaliero, la stanchezza accumulata e magari anche solo un piccolo danno meccanico possono complicare la situazione psicologica. Altre, quando hai preso il ritmo per esempio e tutto va bene anche se non tutto va bene (chi vuole intendere intenda), ti da sensazioni difficili da descrivere. Ma quella che conta è una: libertà. La bicicletta è libertà. La Dimöndi oltre che affidabilissima, si è dimostrata una perfetta compagna di viaggio: la soddisfazione di vederla filare come un fuso… ed essere in sella con la massima comodità che ti permette di rilassarti ed osservare ciò che ti circonda… dopo averla vista nascere da un mucchio di tubi, fino a diventare quello che ora è: un sogno su due ruote. Semplicemente indescrivibile. Godetevi il video e seguiteci nelle nostre prossime avventure!
LINK Dimöndi